Cosa si vede dalle torri che numerose presidiano la costa pugliese? E cosa si vede dalla prospettiva opposta, quella dal mare? Elena Bellantoni sceglie questa prospettiva per gettare in mare un’ancora, un ancoraggio, un corpomorto (termine marinaresco che indica un oggetto pesante utilizzato come ancoraggio sul fondo di una boa o di un pedagno). Un gesto, uno sforzo fisico e simbolico quello di gettare, di lanciarsi. Un aspetto del coraggio: del coraggio di immergersi e attraversare il mare.
È questo il gesto al centro di corpomorto: porre qualcosa in fondo al mare che diventa un punto di appoggio sicuro e allo stesso tempo richiede un movimento di an-coraggio. Implicazioni linguistiche richiamate da termini marinareschi. Corpo-morto evidenzia con il peso del cemento (di cui nella realtà è prevalentemente costituito, pesante ed economico) la presenza di molti corpi morti nei mari. An-coraggio sottolinea l’azione del buttarsi, il coraggio di avvicinarsi, attraccare e raggiungere la terra ferma.
L’artista àncora durante un’azione performativa documentata delle lettere in cemento in fondo al mare a comporre la frase nominale ancóra corpo-morto tra cielo e terra coraggio. Pur senza predicato, la frase diventa monito, messaggio in codice, poetico e politico. Dal mare emerge una visione della torre, una frase che può accrescersi di nuovi sintagmi, un nuovo discorso sempre soggetto al cambiamento e alla trasformazione.
Questa venue è collegata alla precedente e alla successiva ospitando opere di Luca Coclite (Brindisi) e di Gabriella Ciancimino (Taranto)
Elena Bellantoni (1975) vive e lavora a Roma, dove insegna all’Accademia di Belle Arti Fenomenologia del corpo. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea, studia a Parigi e Londra. Video, fotografia, performance, disegno e installazioni: linguaggi attraverso i quali ricerca in materia di identità e alterità. Oltre alle numerose residenze artistiche – Belgrado, Mexico, Beirut – tra i suoi progetti più recenti ci sono On the bread line, focus al MAXXI di Roma, con il quale ha vinto la IV edizione dell’Italian Council e Ho annegato il Mare per Manifesta 12. L’artista è presente in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
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